Solidarietà ai lavoratori di Pavia lasciati a casa da Autoguidovie

566_371763656248986_772487113_a (1)potere al popoloCome “Partito della Rifondazione Comunista e Potere al Popolo!” di Crema siamo a esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori di Pavia che Autoguidovie ha scelto di non assorbire nel proprio organico subentrando nella gestione del trasporto pubblico locale al consorzio di ditte uscenti, non assorbendo neanche i 406 previsti da un bando che già sottodimensionava le reali esigenze di organico, ma solo un numero intorno ai 350.

Negli scorsi giorni abbiamo visto i vertici di Autoguidovie presentare a Crema i nuovi autobus Euro 6, sicuramente un bene per l’ecologia ma tanta attenzione pare non essere riservata ai lavoratori che li devono guidare e che manifestano sempre maggiore insofferenza per i loro diritti disattesi come emerso anche dagli ultimi scioperi, da scioperi precedenti oltre che da forme di auto-organizzazione sfociate nella costituzione di un “Comitato di lavoratori Autoguidovie”.

Il Comitato in passato ha operato per fermare uno scellerato accordo di secondo livello che peggiorava sia le condizioni di lavoro sia parametri economici, sottoscritto dai sindacati presenti nella RSU Autoguidovie ma che, grazie ad una operazione trasparente di informazione ai lavoratori, non è stato attuato perché il referendum su quell’accordo lo avrebbe prevedibilmente bocciato.

Oggi il comitato denuncia come anche per la vicenda di Pavia le solite sigle sindacali confederali abbiano lasciato soli i lavoratori e solo tardivamente abbiano denunciato i rischi per i lavoratori, rischi denunciati circa due anni prima da alcuni sindacati di base come l’USB e CUB anche con manifestazioni difronte al comune di Pavia.

Oggi ci troviamo con un bando pessimo per il trasporto pubblico locale di Pavia che non prevedendo clausole di salvaguardia sociali ha aperto le porte alla possibilità di lasciare a casa lavoratori per i più svariati e immotivati motivi da ricondurre in parte alla totale subalternità dei sindacati li presenti a vantaggio dei minori costi per l’azienda, agendo esclusivamente ed in modo semplicistico sul costo del lavoro.

Purtroppo oggi circa 50 lavoratori e annesse famiglie subiscono quanto nel settore non era mai avvenuto, in pratica il mancato passaggio diretto a seguito di cambio del gestore e un passaggio dei restanti in modalità illegittime.

Imponendo il licenziamento e una riassunzione comprensiva di armonizzazione che oltre alla perdita dell’articolo 18 incide negativamente sulle spettanze previste dall’accordo aziendale vigente.

Questo è un pericolosissimo precedente per il settore mai avvenuto a livello nazionale e apre il portone al totale smantellamento della tutela dei diritti dei lavoratori, frutto di decenni di lotte.

I sindacati confederali non hanno purtroppo intrapreso significative lotte e denunce concrete, mostrando una allarmante subalternità alle scelte politiche e aziendali.

Questo ha agevolato in special modo ditte amiche come Autoguidovie, perfettamente inserite nello scacchiere della politica di trasporto pubblico nazionale voluta dall’a.d. di FS Renato Mazzoncini di cui Autoguidovie ne è la punta di diamante nel settore su gomma grazie a una partnership con Bus Italia, ditta controllata da F.S. e che si prefigge l’obbiettivo di arrivare al controllo del 25% del trasporto pubblico nazionale su gomma, una politica attenta allo sviluppo più su gomma che su ferro quindi e a cui i sindacati confederali paiono adeguarsi mettendo in secondo piano i diritti dei lavoratori.

Segreteria “Partito della Rifondazione Comunista” di Crema

e comitato”Potere al popolo!” di Crema

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